Prestiti Inpdap per Acquisto Prima Casa
Mutui Inps ex Inpdap Prima Casa: Cosa sono?
I prestiti Inpdap per la prima casa, non sono altro che mutui erogati attraverso l’INPS attingendo al Fondo credito istituito presso l’ex INPDAP. Sono mutui agevolati concessi ai dipendenti pubblici a tempo indeterminato e pensionati iscritti almeno da tre anni alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali. Queste erogazioni di danaro vengono concesse annualmente ed entro la disponibilità prevista dal bilancio approvato.
Le Regioni entro date prefissate pubblicano sul sito istituzionale dell’istituto previdenziale quale importo è previsto per i mutui riguardo l’acquisto della prima casa. In base a queste pubblicazioni, l’INPS può concedere i mutui a tasso agevolato se l’immobile è ubicato entro il territorio nazionale e per un importo complessivo massimo erogabile di 300 mila euro.
Mutuo Inpdap Prima Casa: Importo e durata
L’importo del mutuo, come già esaminato, non può superare i 300 mila euro, comunque non oltre il 100% del valore dell’immobile. Questo importo può venire superato limitatamente alle spese accessorie riguardo l’atto notarile, ma mai oltre i 5000 euro.
Il prestito può essere restituito in rate ammortizzate in 10, 15, 20, 25 o 30 anni. La domanda per la concessione del mutuo deve venire presentata telematicamente con tutta la documentazione richiesta entro date prefissate entro i primi dieci giorni dei mesi di Gennaio, Maggio o Settembre.
Ciò avviene nel caso dei dipendenti pubblici presentando la domanda e documentazione alla propria amministrazione di appartenenza, per i pensionati avvalendosi di intermediari autorizzati. Ai fini della concessione del mutuo, il richiedente non dev’essere proprietario di altro immobile ubicato entro il territorio italiano, sebbene esistono alcune eccezioni.
Esse sono:
- Non essere in possesso di quote di un immobile oltre il 33%;
- Nel caso di assegnazione dell’immobile ad un coniuge separato;
- Non essere in possesso di una quota superiore al 50% di un’immobile conseguito a seguito di donazione o successione, per uso abitativo oppure in usufrutto.
Tassi d’Interesse Mutui Inpdap 2024
Secondo le previsioni per il nuovo anno, il mutuo INPS potrà avere un tasso d’interesse fisso pari al 3,75% del valore dell’immobile oppure un tasso d’interesse pari al 3,50% per il primo anno e successivamente a tasso variabile. Il mutuo potrà essere cointestato se sono entrambi i coniugi iscritti al Fondo credito oppure se sono in comunione dei beni.
Ma in questo caso chi non è dipendente pubblico oppure pensionato interviene nella stipula del contratto di mutuo come terza parte nell’ipoteca. Nel caso di separazione dei beni, l’immobile potrà venire intestato esclusivamente al coniuge che ottiene il mutuo INPS.
Come garanzia per l’erogazione del mutuo, l’INPS richiede la stipula di un contratto di assicurazione obbligatoria. L’importo minino previsto può essere inferiore ad un milione di euro, ma dev’essere corrispondente a quello della perizia effettuata sull’immobile. La seconda forma di garanzia è l’iscrizione dell’ipoteca sul bene acquistato ed oggetto dell’erogazione del mutuo.
Documenti necessari per la stipula del finanziamento
I documenti da consegnare per l’ottenimento del mutuo, oltre alla relativa domanda, possono essere differenti a seconda del tipo di richiesta presentata. Comunque alcuni di questi, che non possono mancare, sono indicati sul sito dell’istituto previdenziali. I documenti da esibire con la domanda di concessione del mutuo sono:
- Planimetria e visura catastale dell’immobile;
- Relazione notarile preliminare che attesti l’assenza di pregiudiziali sull’immobile;
- Dichiarazione del venditore che l’immobile è libero dai suddetti pesi;
- Certificato di abitabilità ed agibilità;
- La dichiarazione che l’edificio è stato costruito in conformità delle previste normative riguardo le autorizzazioni;
- Ultimazione dei lavori, iscrizione al catasto e certificazione APE 2016 ed eventuale altra documentazione relativa;
- Se è stato pagato un anticipo, serve presentare la ricevuta;
- Copia conforme del contratto preliminare di compravendita. Deve risultato chiaro il prezzo stipulato per l’acquisto, l’eventuale acconto e le modalità di pagamento;
- Possibile documentazione sullo stato di riconoscimento dell’invalidità o presenza di handicap.
Il pagamento delle rate mensili per la restituzione del mutuo concesso avvengono attraverso bollettini bancari o postali precompilati. Se si è in possesso del PIN dispositivo, si può sul sito dell’istituto previdenziale visualizzare e stampare il bollettino.